sabato 14 aprile 2012

Un anno senza Vik, un anno con Vik

Di Vittorio Arrigoni prima del suo rapimento avvenuto la sera del 14 aprile 2011 e della sua morte avvenuta il giorno successivo non sapevo assolutamente niente. Scoprii la sua esistenza e la sua attività per i diritti umani su twitter, mi misi a leggere il suo blog http://guerrillaradio.iobloggo.com/ e ad ascoltare le sue testimonianze in rete.  Più di 20 anni fa Roberto Benigni  in un suo show  diceva che fin da bambini siamo abituati a sentire al telegiornale: “Guerra in Medio Oriente!” e che avrebbe voluto andare li e chiedere “icche c’è?!” . Ci ridevamo su questa battuta, pensandoci poi, con quel minimo di maturità acquisita del corso degli anni, tutto questo non mi fa affatto ridere.  Sono cresciuta e sto invecchiando dando per scontata la guerra in quella parte del mondo. Vittorio Arrigoni come Rachel Corrie faceva parte dell’International Solidarity Movement organizzazione non governativa che s’interessa alla causa del popolo palestinese. Vittorio e Rachel hanno testimoniato la brutale aggressione d’Israele verso la Palestina,  hanno offerto la loro gioventù, la loro vita ad una causa di pace.  Vittorio si è fatto testimone, riportandone gli effetti devastanti, dell’uso del fosforo bianco da parte dell’esercito israeliano, delle condizioni di un popolo ridotto a vivere,  in quel che diceva lui di Gaza, in una prigione a cielo aperto. Sul suo rapimento e sulla sua morte, come successe per Enzo Baldoni (volontario morto in Iraq nell’agosto del 2004) si sono dette diverse idiozie provenienti spesso dai rappresentati politici del nostro paese. Vik ha visto cose terribili,  e ogni volta che  parlava della situazione devastante dei palestinesi, ogni volta che raccontava la crudeltà d’Israele diceva “RESTIAMO UMANI”, nell’intervista che riporto in questo post spiega il suo motto. In questi giorni  in cui in Italia  si verificano  numerosi suicidi  scatenati dalla disperazione di chi non vede un  futuro,  in questi ultimi mesi in cui vediamo l’aumento delle violenza familiari di cui a farne le spese, in un crescendo allarmante, sono soprattutto le donne, in questo periodo in cui un paese vicino al nostro  la Grecia  ci sono quasi ½ milione di bambini che hanno problemi dovuti alla scarsa nutrizione, in questi anni, perché si tratta di troppi anni, in cui politici e amministratori del nostro Stato hanno sfruttato, lucrando anche sull’impensabile, la loro posizione per arricchirsi commettendo impunemente un’infinità di reati, in questa fase che stiamo vivendo in cui un governo formato da tecnici arroganti totalmente privi d’umanità e completamente a servizio delle banche sta affondando sempre più penisola, in questo tempo in cui ancora  in Palestina si continua a massacrare una popolazione stremata, in questo mondo che sembra non voler rinunciare alle guerre per arricchire le solite grandi famiglie del capitalismo armato e i soliti deliranti folli dittatori RESTIAMO UMANI è l’unico modo per dare un senso e una dignità alla vita, per avere uno scopo, una speranza.  Ascoltando le videointerviste della  signora Egidia Beretta, madre di Vittorio che con sua figlia  Alessandra  instancabilmente si adopera per tenere viva la memoria di Vik, viene proprio da pensare che RESTARE UMANI è vincere la battaglia contro l’oscurità che ci vorrebbe tutti degradati allo stato di  aguzzini pronti a sbranarsi per pochi spiccioli e per un misero potere. RESTIAMO UMANI è l’unica soluzione perché  vivere con speranza è doveroso per le nostre vite, per gli altri, perché solo questo forte senso di umanità può  renderci  felici. Vik era un tipo valoroso, ha sfidato le autorità si era inimicato Israele perché sentiva sulla sua pelle la grande ingiustizia vissuta dal popolo palestinese, la sua famiglia ha dimostrato un incredibile  coraggio perdonando  gli assassini di Vik. Essere umani è una bella  strada da percorrere, qualcuno ce l’ha insegnata e c’è chi continua a farlo. 

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